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Discorso dell'Assessore alla Cultura del Comune di Ponte di Piave, prof. Claudio Rorato, alla presentazione del premio:
A nome dell’ Amministrazione Comunale di Ponte di Piave mi è veramente gradito porgere i più calorosi saluti a tutti i presenti ed in particolare al Signor Sindaco di Oderzo Avvocato Pietro Dalla Libera che oggi ci ospita, e all’ amica Anna Alemanno alla quale dobbiamo questa bellissima iniziativa.
Il concorso di scrittura per i cittadini stranieri della provincia di Treviso risulta, una felicissima intuizione sicuramente destinata, in un immediato futuro, a trovare un respiro ben più ampio.
Mai si lavora abbastanza per favorire l’integrazione, la comprensione e l’amicizia fra gli esseri umani, siano essi della stessa nazione o di nazioni diverse.
Oggettivamente, già il titolo di questo concorso, evidenzia un disagio: il fatto che persone abituate a vivere fianco a fianco nella stessa comunità, nelle stesse fabbriche, nelle scuole debbano comunicare attraverso una lettera dimostra la loro effettiva distanza.
Lo scritto e nel nostro caso la lettera, da sempre rappresenta però un paravento liberatorio attraverso il quale esprimersi in modo disinibito e confidente. Protetti dallo schermo di un foglio si riesce a dire quello che a voce non si riuscirebbe, quello che abbiamo di più profondo e che molto spesso copriamo per pudore, paura o timidezza.
Dalla lettera può nascere qualcosa di vero e profondo. Può nascere un universo di cose vere dette nel modo più vero.
Queste lettere, che i cittadini stranieri scriveranno, sono indirizzate alla nostra sincera comprensione. Sono dirette ai nostri principi più autentici, ai principi umani sui quali si è costruita la tradizione veneta, la tradizione di gente storicamente accogliente e mite.
Nel leggerle dovremo capire i sentimenti più inaspettati e remoti, le richieste più pressanti e da tutto questo iniziare un confronto leale e sincero affinché si arrivi al dialogo e alla vera interazione.
Ogni lettera merita una risposta e ogni desiderio una speranza.
Starà poi a noi, alle nostre capacità di Amministratori e di cittadini liberi da pregiudizi, leggere queste missive con la volontà sincera di capire.
E tutto questo nella reciproca, fiduciosa attesa, di riuscire a parlarci senza barriere preconcette, siano esse anche solo di carta.
Un grazie di vero cuore a tutti i presenti ed in particolare: