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La Costituzione Italiana alla luce del quesito referendario

mer 09 nov 16

 Nella serata di ieri, 9 Novembre 2016, si è svolto nell' Auditorium della scuola primaria di Ponte di Piave il convegno "La Costituzione alla luce del quesito referendiario", patrocinato dall'Ordine degli Avvocati di Treviso e presieduto dal Professor Luca Antonini, ordinario di Diritto Costituzionale dell'Università degli Studi di Padova.

Il Professor Antonini, grazie alla sua ricerca in campo costituzionale, è diventato uno dei principali consulenti del Governo e del Parlamento riguardo le riforme istituzionali. È inoltre membro dell'Associazione italiana Costituzionalisti e collabora con i quotidiani "Il Sole 24 ore" e "Italia Oggi".

Il Professore ha esposto le sue riflessioni e preoccupazioni riguardo il referendum in cui sono chiamati  a votare i cittadini italiani il 4 Dicembre. Facendo una panoramica storica della stesura della Costituzione, Antonini ha posto l'attenzione sui mutamenti della politica italiana dal 1948 ad oggi. Uno dei punti su cui si è rivolta l'attenzione è stata la questione dell'imperfezione della seconda parte della Carta Costituzionale, al contrario della parte relativa ai principi fondamentali che non sono mai stati messi in discussione.

Portando l'esempio dei rapporti con il Vaticano ed i Patti lateranensi, Antonini ha ricordato che nell'assemblea costituente erano presenti varie fazioni politiche, ampliamente in contrasto di ideali tra loro. L'unica cosa su cui tutte le parti convergevano era la necessità di creare una Costituzione che evitasse il crearsi di poteri assoluti, come era stato il governo fascista. Questa unione di ideali ha portato quindi all'inserimento dei Patti Lateranensi nella Carta Costituzionale, in quanto non si riusciva a trovare un accordo che potesse unire le fazioni politiche riunite nell'Assemblea Costituzionale.

Altro punto che ha dato il via ad un forte dibattito durante la serata è stata la questione della riduzione del numero dei seggi parlamentari. Dati ufficiali alla mano, il Professor Antonini ha fatto notare come se da un lato tale riduzione porterebbe ad un risparmio in termini di costi della politica, dall'altro ha sottolineato che tali risparmi non si avrebbero nell'immediato.

Il Professore ha ricordato inoltre che la riforma va a modificare 49 articoli della Costituzione. Antonini ha presentato le sue perplessità a riguardo, sostenendo che dallo studio aprofondito del quesito referendiario non risulterebbe necessario un taglio così amplio, ma basterebbe modificare solo 3 articoli della Costituzione.

Un punto sul quale anche il Professore è concorde è l'eliminazione del CNEL, organo istituzionale che si è rivelato completamente inutile alla politica dello Stato, diventando solo un peso a livello economico.

L'Amministrazione comunale ringrazia il Professor Antonini per il suo intervento e l'Ordine degli avvocati per  il patrocinio dato all'iniziativa.

Un ringraziamento infine all'Istituto Sansovino di Oderzo con il quale è stata avviata una convenzione per uno stage degli in alternanza scuola lavoro. 

 



news pubblicata il mer 09 nov 16