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Ospedale Militare di Riserva di Ponte di Piave

lun 09 mar 15

Agli inizi del novecento spesso l’assistenza sanitaria dei malati era ancora esercitata attraverso le “Pie Opere” sostenute da donazioni volontarie e lasciti caritatevoli, e Ponte di Piave non faceva la differenza poiché tale attività, e molte altre attività sociali, erano espletate dall’Opera Pia Carolina Gasparinetti.
Come si può evincere da alcuni documenti dell’epoca, il Comando di Tappa di Ponte di Piave, ovvero l’istituzione militare atta a gestire i luoghi deputati alle soste e/o fermate intermedie, effettuate almeno una volta al giorno per consentire il riposo, il vettovagliamento e talora anche il pernottamento delle truppe di passaggio, in data 18 maggio 1915, ancor prima dell’entrata in guerra ufficiale, si premurava di richiedere all’Opera Pia Carolina Gasparinetti l’utilizzo loro dei granai.

Questo il testo usato per la richiesta:


Ponte di Piave addì 18 maggio 1915
Comando di Tappa di Ponte di Piave
OGGETTO: Utilizzazione di granaio
Al Pre.ma Sig Presidente dell’Opera Pia Carolina Gasparinetti Ponte di Piave
Questo comando pregiasi informare la S. V. Preg.ma che fra i granai necessari per gli accantonamenti a Ponte di Piave, deve essere compreso quello sovrastante l’asilo vecchio dell’Opera Pia da Lei presieduta.
Pregiasi perciò la S. V. a volersi compiacere di farlo evaquare e renderlo igienicamente abitabile e ciò con cortese sollecitudine.
Con distinta stima
Il maggiore Comandante di Tappa
 
Ma, sempre secondo quanto evinto da documenti dell’epoca, poco più tardi, le Autorità Militari chiesero in modo abbastanza perentorio l’utilizzo di altri locali di proprietà dell’Opera Pia al fine di adibirli ad ospedale militare. Questo il testo con il quale la Congregazione di Carità del Comune di Ponte di Piave, che amministrava l’Opera Pia Carolina Gasparinetti, prendeva forzatamente atto della richiesta pervenuta:
 
Congregazione di Carità del Comune di Ponte di Piave


Verbale di seduta


questo giorno di lunedì 23 agosto 1915 si è adunata la Congregazione di Carità del Comune di Ponte di Piave nelle persone dei signori:
1. Loschi Francesco Presidente
2. Davanzo Guglielmo Membro
3. Fatorello Antonio idem
4. Lorenzon Luigi idem
Coll’intervento del Segretario infrascritto.
Ritenuto legale il numero degli adunati, il Presidente ha dichiarato aperta la seduta invitando la Congregazione a deliberare sugli affari seguenti:
Cessione fabbricati ad uso Ospitale di riserva militare.
Il Presidente espone al Consiglio:
- che il Comando di Tappa ha riquisito alcune stanze che servivano di abitazione delle R.R. Suore addette a questo laboratorio C. Gasparinetti fino dal Maggio 1915;
- che il Capitano medico direttore di questo ospitale militare di riserva gli richiese il fabbricato ad uso asilo infantile, facendo capire che se non glielo si accordava, lo avrebbe requisito;
- che di fronte a ciò , il Presidente facendo di necessità virtù, accondiscese alla domanda del Capitano preoccupandosi di ottenere le migliori condizioni possibili per l’Opera Pia;
- che queste condizioni sono le seguenti:
a. Per la occupazione delle stanze di abitazione delle R.R. Suore dal 2 Maggio al 15 Settembre 1915 la Direzione dell’Ospitale di riserva pagherà lire 200.
b. Per la occupazione delle suddette stanze e per la occupazione del nuovo fabbricato ad uso asilo infantile e scuola di lavoro l’Autorità militare stessa pagherà lire dieci al giorno in rate mensili posticipate.
c. Per installazione di una vasca da bagno, doccie ad acqua calda e fredda, water closet ed impianto luce elettrica, la Direzione dell’Ospitale pagherà a titolo di compenso e per una volta tanto lire 500.
Detti lavori erano stati preventivati e dovevano parimenti eseguirsi anche nel caso che i locali non avessero servito per Ospitale militare. Ciò premesso il Presidente domanda che il Consiglio approvi il suo operato e si tiene sicuro che l’approvazione non mancherà, sia perché le condizioni ottenute sono buone, sia anche perché l’Opera Pia non poteva per ragioni di umanità e di patriottismo rifiutarsi di aderire alle richieste dell’Autorità militare.
Il Consiglio a voti unanimi approva.
Preceduto lettura il verbale è approvato e sottoscritto.
Il Presidente
f.to Loschi Francesco
I Membri
f.to Davanzo Guglielmo
f.to Fatorello Antonio
f.to Lorenzon Luigi
Esposto all’albo domenica 29 agosto senza reclami.
 
L’esistenza di un “ospedale militare” a Ponte di Piave è certificata anche dall’esistenza di diverse cartoline spedite dai militari ricoverati alle loro famiglie, fra le quali una di editore ignoto, che riproduce una vista panoramica di “Villa Loschi”, con apposto il timbro di Ponte di Piave, recante data 20 novembre 1915, e con accanto il timbro di posta militare “Ospedale Militare di Riserva di Ponte di Piave”.
cartolina villa loschi



news pubblicata il gio 12 mar 15