Piazza Garibaldi 1 - Tel. +39 0422 858900

PEC protocollo.comune.pontedipiave.tv@pecveneto.it

Contrasto: a
Testo:
a a a

News

Agosto - Settembre 1914

mar 27 gen 15

Il 4 agosto 1914 le divisioni tedesche comandate da Otto von Emmich, violarono la frontiera belga per aprirsi un varco attraverso la valle del fiume Mosa, e irrompere nelle pianure a Nord delle Ardenne cogliendo così le armate francesi alle spalle. La città di Liegi circondata dai suoi 12 forti, situati ognuno ad una distanza approssimativa di 7 km dal centro, sei per ogni banco della Mosa, costituiva l’unico grande ostacolo all’avanzata delle truppe di von Emmich. Le prime fortificazioni furono investite il 5 agosto. Una brigata tedesca riuscì a penetrare tra alcuni forti e a occupare la città. Tuttavia il grosso delle fortificazioni continuava a resistere, infliggendo dure perdite agli avversari. Le guarnigioni belghe riuscirono a opporsi agli assedianti fino al 16 agosto, quando l’arrivo dei mortai da 420 mm permise ai tedeschi di aver ragione dei difensori. L’apparire delle artiglierie pesanti con i loro effetti devastanti, rappresentò la prima grande novità di una guerra, prima delle quale lo sviluppo dell’industria, compresa quella bellica, aveva determinato da parte delle grandi potenze una vera e propria corsa agli armamenti.
L’esercito belga, nell’impossibilità di difendere Bruxelles, fu costretto a ritirarsi cedendo il passo alle truppe tedesche che il 20 agosto occuparono la capitale belga. Vistosi minacciato a Nord, l’alto comando francese inviò parte delle truppe impegnate più a sud, in Lorena, in aiuto degli esausti belgi, ma questo non fu sufficiente ad evitare le dure sconfitte di Charleroi e sulle Ardenne.
Nonostante le grandi vittorie la tabella di marcia dell’esercito tedesco subì dei rallentamenti che permisero alla British expeditionary force (BEF) di prendere posizione e schierarsi sul continente, subendo il battesimo del fuoco a Mons, il 24 agosto 1914, dove 70 mila inglesi si opposero a circa 150 mila tedeschi. La dura resistenza dei soldati professionisti inglesi inflisse dure perdite agli avversari permettendo al grosso dell’armata francese di ritirarsi verso la linea difensiva sulla Marna, ma nello stesso tempo confermò che alla lunga l’addestramento inglese non avrebbe potuto aver ragione della superiorità numerica tedesca. Così nel Regno Unito fu così varato un esercito su base volontaria, che sfruttando il grande entusiasmo e l’euforia per la guerra, nel solo mese di settembre del 1914 riuscì a far arruolare oltre 460.000 uomini da addestrare per essere inviati al fronte. 
Ma nonostante l’apparente invincibilità, le forze germaniche erano sfinite dalle marce e dai combattimenti, ed erano a corto di rifornimenti a causa dell’allungamento della catena logistica che li vedeva impegnati anche in Prussia a respingere gli attacchi dell’esercito russo. A quel punto le opposte strategie vedevano contrapporsi, in quella che fu definita la battaglia della Marna, la seppur rallentata avanzata tedesca ai furiosi attacchi anglo-francesi nel tentativo di tagliare in due il fronte nemico. Attacchi che furono premiati il 9 settembre 1914, quando durante una di queste incursioni riuscirono ad incunearsi nella congiunzione fra la 1ª e la 2ª armata tedesca. Eppure nonostante le modeste ripercussioni di quell’attacco, in un modo per certi versi inspiegabile, l’esercito germanico sospese l’avanzata e decise di ritirarsi su posizioni difendibili.
Con le operazioni del settembre 1914, che nella sola battaglia della Marna causarono mezzo milione di morti fra le opposte fazioni, tramontò definitivamente la possibilità che sul fronte occidentale la guerra si concludesse rapidamente. Contemporaneamente, nell’ultimo periodo di quel 1914, ebbe inizio una fase che avrebbe preso il nome di “Corsa al mare”. Ma la guerra di trincea era alle porte, anzi era già iniziata.
 
guerra di trincea


news pubblicata il mar 27 gen 15