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Replica sul "sociale"

mar 14 ott 08

A margine delle avventate ed ingiustificatamente allarmistiche dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Consiglire Boer apparse il giorno 11.10.2008 su “Il Gazzettino” (sotto riportato) preciso che la scrivente Amministrazione comunale non ha mai nemmeno lontanamente provato a “bloccare” il progetto “Città Sane” sempre, invece, seguito con la massima attenzione sia con la presenza di un proprio delegato che con la supervisione di ben due Assessorati (Politiche Sociali ed Ambiente), mi corre l’obbligo di evidenziare, al proposito, che entro l’anno verrà presentato ufficialmente il progetto finale cui si è pervenuti.

Quanto alla asserita perdita di servizi di importanza essenziale per le fasce deboli, preciso che l’ambulatorio di Levada non è stato affatto chiuso per volere della scrivente Amministrazione che, viceversa, si è sempre prodigata per la prosecuzione del servizio a favore della comunità.

Amministrazione che si è – anzi – prodigata per mettere attorno ad un tavolo tutti i Medici di Base provando a sondare le loro disponibilità personali e professionali senza voler imporre improprie decisioni a scapito della loro autonomia decisionale.

L’attuale momento di delicata riorganizzazione della logistica relativa ai servizi dell’Az. ULSS n. 9 nell’ambito del nostro Distretto Socio-Sanitario vede il sottoscritto in costante e continuo rapporto con le autorità ULS.

La puntuale attenzione ai bisogni emergenti del sociale non è mai stata disattesa. In quest’ottica è risultata di notevole apprezzamento la redazione e relativa divulgazione alla cittadinanza della c.d. “Carta dei Servizi Sociali”, prima e finora unica iniziativa attuata dall’Amministrazione comunale di Ponte di Piave, risultata estremamente utile a gradita da tutti i (crescenti) utilizzatori dei nostri servizi sociali.

A questo proposito, colgo l’occasione per estendere anche ai Consiglieri comunali (compresa la Cons. Boer) l’invito a partecipare alla presentazione e relativa illustrazione della cennata “Carta dei Servizi Sociali” nei modi e tempi che verranno pubblicizzati, incontro al quale saranno presenti anche le autorità locali della nostra Azienda Uls n. 9 e del nostro Distretto Socio-Sanitario n. 4.

Chiudo aggiungendo che Ponte di Piave sarà anche presente a Trieste all’annuale convegno ANCI nazionale con un proprio stand concernente il progetto “Città Sane” a prova del riconoscimento profuso anche in altre sedi istituzionali.

Respingo formalmente al mittente, infine, le accuse di sperpero di denaro pubblico per quanto concerne i necessari lavori di adeguamento della Casa di Riposo, resi oltremodo urgenti e necessari per la popolazione ivi residente.

Preciso che l’unico Gruppo che ha da sempre immotivatamente osteggiato il lavoro relativo all’appalto dei nuovi lavori di ristrutturazione è stato Ponte 2000, a testimonianza di un atteggiamento contraddittorio volto a sostenere la presenza di un servizio così importante ma – al tempo stesso – a disconoscerne i costi ed oggettive necessità di adeguamento infrastrutturale.

Dalla Residenza Municipale, 14 ottobre 2008

Il Sindaco
Dott. Roberto Zanchetta


dal Gazzettino dell'11 ottobre 2008
(http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Treviso&Codice=3937316&Data=2008-10-11&Pagina=20&Hilights=distretto+sanitario)

Ponte di Piave

Relativamente al distretto sanitario di Ponte di Piave, Silvana Boer, consigliere comunale di opposizione (Ponte 2000), polemizza con l'attuale maggioranza. «La sospensione di alcuni importanti servizi, quali le vaccinazioni e il rischio di chiusura della sede distrettuale di Ponte di Piave, già preannunciata dall'Asl nel mese di luglio, suscita soltanto ora, dopo tre mesi, la protesta del sindaco. Questa amministrazione ha più che triplicato la spese per la ristrutturazione della residenza per anziani, acquistata dalla precedente giunta di Ponte 2000, ha chiuso l'ambulatorio di Levada e bloccato il progetto "città sane", attivato sempre dalla giunta Ponte 2000 per coinvolgere e responsabilizzare la comunità nella gestione e difesa della propria salute. Ora rischia di perdere servizi di importanza essenziale per i cittadini più in difficoltà come gli anziani».

«L'attuale sede distrettuale è stata ugualmente acquistata da Ponte 2000 spiega Boer - in intesa con l'Ulss per il potenziamento e l'ampliamento dei servizi esistenti. Di fronte alla minaccia di chiusura ricordiamo che il sindaco è l'autorità sanitaria locale, mentre l'Asl è un ente erogatore di servizi in convenzione. E' pertanto necessario un assiduo controllo ed una continua collaborazione da parte del sindaco e non una acritica delega di funzioni per il rispetto degli impegni assunti, anziché ricorrere alle tardive e, speriamo, non inutili proteste. Ponte 2000, pur essendo un gruppo di minoranza, mai coinvolto sui temi della salute, garantisce il proprio impegno per mantenere e migliorare la qualità dei servizi sanitari in atto» ha concluso Boer. Sull'ipotesi di chiusura dei distretti sanitari i primi cittadini dell'opitergino non sono per nulla d'accordo sulla proposta avanzata dall'Usl 9 di procedere al ridimensionamento della sede di Ponte di Piave dopo che, qualche tempo fa, è stata chiusa quella di Fontanelle. È recente la riunione fra sindaci e responsabili dell'Usl 9, nel corso della quale i primi cittadini hanno sottolineato come non ne vogliono sapere di tale ipotesi. «Si può discutere - dice Roberto Zanchetta, primo cittadino di Ponte di Piave - sulla riorganizzazione di alcuni servizi, ad esempio quelli che sono poco utilizzati. Sono aspetti che abbiamo messo bene in chiaro con i vertici dell'Usl 9. Mi sento di rassicurare la popolazione. Al momento, di chiusure, non se ne parla nemmeno». A mettere in allarme i primi cittadini, in particolare lo stesso Zanchetta e Vito Messina (Salgareda), è stata la lettera, a firma di Enrico Di Giorgi (già direttore sanitario del distretto n.4, oggi a Treviso) e Giovanni Gallo (direttore del dipartimento di prevenzione dell'Usl 9), inviata ai sindaci di Ponte di Piave e di Salgareda a fine luglio. Missiva nella quale l'Usl 9 avrebbe disposto la chiusura dell'ambulatorio di vaccinazione. Da qui l'intervento del consigliere di opposizione Silvana Boer.

Gianandrea Rorato

 



news pubblicata il mar 14 ott 08