Piazza Garibaldi 1 - Tel. +39 0422 858900

PEC protocollo.comune.pontedipiave.tv@pecveneto.it

Contrasto: a
Testo:
a a a

News

8 agosto 1956 - 8 agosto 2014

gio 07 ago 14

Nei due decenni successivi al dopoguerra molti italiani furono costretti ad emigrare per trovare lavoro, parecchie volte anche per ricoprire mansioni difficili, pesanti e pericolose, e per questo rifiutate da tutti. Il Belgio con le sue miniere di carbone ove si lavorava in condizioni deplorevoli e senza nessuna attenzione per la sicurezza, fu uno dei luoghi verso i quali emigrarono una buona parte di italiani in quei tempi. Si calcola che dal 1946 al 1956 nelle miniere belghe ed in altri incidenti sul lavoro persero la vita oltre seicento italiani, senza contare gli innumerevoli casi di decessi a causa di malattie professionali contratte dalle esalazioni del carbon fossile.
Venerdì 8 agosto ricorre l'anniversario della tragedia di Marcinelle, località Belga ove si trovavano diverse miniere di carbone, in una delle quali l'8 agosto 1956 si verificò una tragedia senza eguali che costò la vita a 262 persone di 12 diverse nazionalità, ma per la maggior parte italiani (136). A causa dell'incendio di uno dei pozzi del "Bois du Cazier" i minatori rimasero intrappolati senza via di scampo, e morirono soffocati dalle esalazioni di gas. Per questo motivo il sito dismesso del Bois du Cazier è stato nominato patrimonio dell'Unesco, e l'8 agosto viene dedicato al ricordo dei molti italiani emigrati nel mondo e periti a causa di incidenti sul lavoro, ma viene dedicato anche a tutti i nostri connazionali che soffrono condizioni di lavoro disagiate e pericolose per la loro incolumità, al fine di sensibilizzare l'Italia e la Comunità Internazionale a perseguire un'attenta politica di sicurezza sui posti di lavoro.
La tragedia di Marcinelle rappresenta l'incidente che ha causato il maggior numero di vittime italiane all'estero in tempo di pace.



news pubblicata il ven 08 ago 14