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Nuove tariffe per l'acqua

Intervista al Sindaco, Dott. Roberto Zanchetta, pubblicata su l'Azione del 1° febbraio 2009 

L' acqua potabile e il servizio di fognatura e depurazione dallo scorso 1° gennaio costano di più. Sono entrate infatti in vigore le nuove tariffe uniformi in ciascuno dei due ambiti (Destra e Sinistra Piove) in cui è divisa la provincia di Treviso. Gli aumenti sono più evidenti in alcuni comuni e meno in altri, poiché fino allo scorso anno la tariffazione non era uniforme.

Vediamo con Roberto Zanchetta - sindaco di Ponte di Piave e membro del consiglio di amministrazione dell'Aato - come sta evolvendo la gestione dell'acqua, a partire della riduzione delle società di gestione.

«In Italia nulla è facile e scontato come è invece in altri paesi europei - afferma Zanchetta  - noi siamo per natura molto più pachidermici e macchinosi, purtroppo. Nel 2002, comunque i gestori sono stati ridotti "solo" a sei enti salvaguardati e nel 2007 il servizio idrico integrato è stato affidato a due società: nella Sinistra Piave alla Piave Servizi scarl - nata dall'accordo tra le aziende Asi Spa, Servizi idrici Sinistra Piave e Azienda servizi pubblici Sile Piave - e nella Destra Piave alla Società Alto Trevigiano Servizi Srl nata dalle aziende Schievenin Alto Trevigiano, Servizi idrici della Castellana e Sia Spa. L'obiettivo finale resta comunque quello di addivenire in un prossimo futuro alla identificazione di un unico gestore cui affidare il servizio in tutto il territorio dell' Aato».

Come si sta orientando l'Aato in questo senso? Il servizio verrà mantenuto in capo ad aziende pubbliche oppure verrà affidato a privati? «L'orientamento condiviso è quello di evitare che vi sia l'ingresso di privati nel mercato, circostanza che verosimilmente impedirebbe agli amministratori di effettuare un reale controllo sulla gestione e sulle tariffe. Certamente però qualche sforzo e qualche sacrificio va comunque richiesto anche al cittadino in termini di ritocco delle tariffe. Porto sempre questo paragone: 1 mc d'acqua è pari a 1.000 litri. Oggi la tariffa media praticata per il ciclo integrato dell'acqua (comprensivo di acquedotto, depurazione e fognatura) è pari a circa 0,80 euro a mc. Provate ora ad andare al bar e a ordinare un semplice bicchiere d'acqua e riflettete sul prezzo praticato dall'esercente: questo per dire che nessuno fra gli amministratori dell'Aato vuole speculare (di questi tempi, poi...) ma che, forse è necessaria una migliore cultura dell' utilizzo delle nostre risorse».

L'Aato giustifica gli aumenti delle tariffe con l'esigenza di finanziare il Piano di interventi sulla rete acquedottistica e fognaria. Ma questi interventi vengono effettuati? «Il Piano d'ambito, approvato dall'assemblea nel 2002 e ora prossimo alla richiesta revisione, prevede una serie di interventi nel breve, medio e lungo periodo. A tale proposito va specificato che alcuni interventi sono già stati effettuati, mentre altri sono in fase di progettazione. Naturalmente per finanziare tali interventi è stato necessario approvare nuove tariffe, che rendano effettiva la realizzazione delle opere».

Qual è la qualità e l'efficienza dei servizi di manutenzione dell'Aato? I gestori intervengono prontamente se, ad esempio, un tubo si rompe? Hanno una carta dei servizi? «Gli enti gestori intervengono prontamente nel caso di guasti alle reti, per arrecare il minor danno possibile agli utenti. La carta dei servizi è uno dei documenti che deve essere allegato alla convenzione che l'Aato ha sottoscritto con uno solo (finora) dei sub ambiti - la Piave Servizi Scrl - e che, pertanto, è già in vigore. Nella carta sono riportati gli standard di qualità che l'Azienda si impegna ad attuare. Tali standard possono essere sia di carattere generale, nel senso che riguardano la qualità del servizio offerto nel suo complesso, sia di carattere specifico nel senso che riguardano i singoli rapporti con il cliente e sono quindi da esso direttamente verificabili. Per quanto riguarda il subambito Destra Piave (Alto Trevigiano Servizi Sri) la convenzione è invece in fase di sottoscrizione e, in sede di approvazione della stessa, verrà approvata anche la carta dei servizi per tale Azienda».

Era previsto un "ristoro" (un ritorno di soldi) a favore di quei comuni che negli anni passati hanno realizzato con fondi propri le reti fognarie e acquedottistiche e che quindi si ritrovano con alte tariffe a carico dei propri cittadini che vanno a finanziare i lavori in comuni che non sono intervenuti negli anni passati. Il ristoro è attuato oppure resterà una bella promessa? «Il Piano tariffario prevede la definizione e la distribuzione degli investimenti effettuati direttamente in epoche precedenti dai comuni e dai consorzi. Il "ristoro" verrà quindi certamente attuato (abbiamo già i dati definitivi dei ristori sia per la Destra che per la Sinistra Piave), così come il rimborso dei mutui. Stiamo ora discutendo modalità e tempistica». 

 



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